L’anima delle donne di Angelo Passera, sesta classificata, nella Sezione Poesia a Tema «Donne diverse», della IX Edizione del Premio di Scrittura Creativa dedicato a Lella Razza 2013, è una poesia che coglie la drammaticità del sentire femminile che spesso si incastra in relazioni che nulla hanno da dare, che non consentono di fiorire. L’anima delle donne di Angelo Passera è una poesia sulla donna, le donne, gli amori sbagliati, in un certo senso una poesia sulla violenza di genere, ma visto con gli occhi di chi continua a trattenere una relazione perchè crede che la sua forza, che davvero è infinitamente maggiore di quella del partner, possa bastare per due. Così non è: l’amore accompagna, non sostituisce. E solo “pochi uomini” sanno comprenderlo. E si salvano. Da soli.
L’anima delle donne è un pozzo profondo,
dove fuoriescono molte emozioni.
Il desiderio di entrare è così forte,
che vince ogni paura,
ma sulla soglia mi ricredo,
ma è ormai troppo tardi,
e già sento gemiti e lamenti.
Ci sono donne che sognano
ed è preghiera notturna e pianto,
che il mare sia meno salato.
Mute sirene, esse, ascoltano,
nelle pieghe del silenzio,
riecheggianti frasi, poesie d’amore,
promesse, carezze e parole al vento.
Ci sono donne che sperano,
ed è fiducia ingenua, talvolta,
che lui non sia come quell’altro.
Come falene, esse, bruciano,
con ali tese in abbracci fatali.
Calici amari, stordite e confuse bevono ancora.
Sarà vento di parole a soffiare,
sbattendole nell’angolo di un crudo risveglio.
Ci sono donne che vivono
l’amore in maniera devastante,
inseguimenti all’ultimo respiro,
zampate di passione ardente di fuoco,
che si annullano.
Ci sono uomini, pochi uomini,
che vedono la donna come linfa alla loro unione,
vedere così nascere un fiore,
che infonde profumo tutt’intorno,
insieme guardarlo crescere,
balbettare i primi suoni,
sentire il suo amore, condividerlo.
Consolidare così le loro attese, le gioie e le avversità
solido ponte tra le loro anime,
due sponde sul fiume fecondo,
senza sosta, dell’esistenza.