Dalla raccolta “Fiori che ti parlino di lui“, R’accoglimi, una poesia, sul potere vivificante dell’amicizia, sull’accoglienza e sul senso di appartenenza.
La riva del lago
è di un verde macchiato
di fasci di muscari blu.
I senegalesi si muovono insieme fra loro,
così come i gabbiani,
così come i germani,
così come il corpo insegnanti meridionali.Non qui, non io.
L”amicizia è appartenenza.
L’avresti mai detto che un frutto,
gustato da soli,
perdesse sapore?
Che un quadro per soli due occhi perdesse colore?
Non più profumo
di terra bagnata
ma odore di nebbia offuscata
soltanto perché
non commuove nessuno con te?
L’avresti mai detto
che è il fondo di due occhi amici
che infonde la vita?
Che un uomo che vuole il tuo bene
vivifica il mondo?
Che essere di qualcuno
è godere di tutto?
R’accoglimi.
Ninfeam – Dalla raccolta personale “Fiori che ti parlino di lui“
L’amicizia, dalla raccolta “Fiori che ti parlino di lui”.
Dalla raccolta “Fiori che ti parlino di lui”, R’accoglimi, è una una poesia sul potere vivificante dell’amicizia, sull’accoglienza e sul senso di appartenenza. È scaturita come canto di gratitudine all’essermi sentita accolta e in compagnia nel viaggio che stavo vivendo. Tutta la vita, del resto, è viaggio. Il contenuto è la trascrizione dell’esperienza di chi, migrante in patria o fuori, scopre nelle amicizie del luogo di poter essere a casa dovunque. Nell’esperienza di trovare una nuova patria, dice il testo, non viene meno la memoria sempre presente dei propri luoghi, né la nostalgia, eppure la vita ricomincia ad essere viva, piena, appetibile, grata. Cosicché anche la nuova casa diventa – e resta – casa.
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